TORINO (ITALPRESS) – “Le parole fanno più male delle botte. Ciò che è accaduto a me non deve più succedere a nessuno”. Queste sono le parole che Carolina Picchio, studentessa quattordicenne di Novara, scrisse su un biglietto d’addio prima di gettarsi dalla finestra di casa e togliersi la vita. Era la notte fra il 4 e il 5 gennaio 2013, fu la prima vittima del cyberbullismo. Oggi a Torino è stata intitolata la prima scuola italiana a Carolina, l’istituto comprensivo di via Sidoli 10. “Essere la prima scuola in Italia dedicata a una ragazza di 14 anni vittima del cyberbullismo è un impegno, significa trasformare il dolore in una missione che non mi restituisce mia figlia, ma può aiutarmi a sentirla vicino” ha detto Paolo Picchio, il papà di Carolina
xn3/tvi/gtr