Al ballottaggio delle presidenziali se la vedrà con Elena Lasconi, altra outsider, di centro-destra, filo-europeista. Tracollo invece per il leader del partito socialdemocratico e premier Marcel Ciolacu, che è arrivato solo terzo
Trentacinque anni dopo la violenta caduta del regime comunista di Nicolae Ceaușescu e l’instaurazione di una democrazia filo-europeista, la Romania si riavvicina all’orbita della Russia, allontanandosi un po’ di più dall’Unione Europea e dall’Occidente in generale. È questo il dato significativo che emerge dal primo turno delle presidenziali rumene. Il candidato di estrema destra Călin Georgescu, indipendente da tutti i partiti politici, critico della NATO e ammiratore di Vladimir Putin, è – a